Artist corner
Scopri le biografie dei nostri artisti
Artist Bio
Max Trutt è lo pseudonimo artistico di Maxim Trudolubov, scrittore e giornalista.
Mentre Trudolubov esplora tematiche sociali attraverso libri e saggi, Trutt adotta una prospettiva dal basso, utilizzando immagini di animali per mettere in risalto creature che sono state a lungo considerate prede, pericoli o oggetti di fascino.
Gli esseri umani hanno sempre cercato di dimostrare la loro unicità, spesso credendo che qualità come l'anima, la mente o la coscienza li distinguessero dalle altre forme di vita.
Questa divisione indefinita tra esseri umani e animali apre un dialogo sul potere e la gerarchia: i governanti e i governati, i forti e i deboli, il “noi” e il “loro”. Sin dalla preistoria, gli animali hanno rappresentato 'l'Altro', incarnando la dipendenza e la venerazione dell'umanità nei confronti della natura.
Gli animali hanno sempre accompagnato le persone nei loro tentativi di comprendere se stesse: figure da cui fuggire, da inseguire o con cui confrontarsi.
Come artista, Trutt abbraccia il linguaggio delle allegorie e delle favole. A differenza della parola diretta di coloro che sono protetti dal potere o dallo status, le favole sono state tradizionalmente la voce dei vulnerabili, offrendo un modo per criticare il potere e le norme sociali senza un confronto diretto.

Artist Bio
Desirèe Apicella è un'illustratrice, graphic designer e fotografa originaria di Cairo Montenotte.
Si è laureata in Pittura all'accademia di Belle Arti di Torino con una tesi sulle autobiografie degli artisti nelle opere d'arte moderna e contemporanea, per poi proseguire la sua formazione nell'illustrazione e nel graphic design attraverso corsi di specializzazione e da autodidatta.
Oggi lavora con diversi media tra cui l'illustrazione manuale e digitale, la fotografia e il video making per cogliere l'essenza dei luoghi, degli oggetti e rappresentare visivamente la realtà e gli stati d'animo attraverso la sua sensibilità.
Artist Bio
Demelza Kooij è una regista, artista visiva e ricercatrice nata nei Paesi Bassi e attualmente residente in Scozia. La sua pratica artistica e i suoi interessi di ricerca riguardano la rappresentazione di altri mondi: le interazioni tra gli animali, le ecologie del mare, della terra, del cielo e gli scambi tra di essi; la bellezza nascosta nella vita quotidiana e le storie delle donne.
Tra i momenti salienti della sua carriera figurano la vittoria del Premio della Giuria all'Ann Arbor Film Festival per Wolves From Above e le proiezioni, ad esempio, al Festival Du Nouveau Cinéma Montréal, al Full Frame, all'Hamptons IFF, all'Edinburgh IFF, nonché le esposizioni alla WRO Media Art Biennale in Polonia, al Finnish Museum of Photography di Helsinki, al FACT di Liverpool e al National Museum of Modern and Contemporary Art di Seul [MMCA].
Ha conseguito un dottorato di ricerca in Produzione cinematografica: Empatia con gli animali: soggettività non umana nel film documentario. Inoltre, ha una formazione in Filosofia (MA) e Archeologia (BA Hons), che rimangono rilevanti per la sua pratica.
Durante la residenza presso Il Gattopardo, Demelza esplorerà il ruolo del luogo e della casualità nella creazione artistica e nella narrazione. Partendo dal camminare come punto di partenza, si relaziona con l'ambiente circostante attraverso il disegno, la pittura, la scultura, il video, la fotografia e la scrittura, che culmineranno in un'installazione.


Artist Bio
Malinconica e confortante allo stesso tempo, la musica di Charlie Boï è il tipo di musica che si ascolta durante un lungo viaggio in auto o rannicchiati sotto le coperte in una giornata piovosa.
Con la sua voce calda e sommessa e il suo morbido accompagnamento alla chitarra, crea una mix rilassante di folk franco-inglese, traendo ispirazione da artisti come Billie Marten, Cat Power e Laura Marling. Sul palco, il suo sound intimo e le sue melodie contagiose avvolgono il pubblico in un involucro senza tempo.
Dopo un primo capitolo nel cinema e anni di composizione in segreto, Charlie Boï ha fatto il suo ingresso sulla scena parigina prima di portare la sua musica in giro per il mondo in un viaggio attraverso New Orleans e Nashville nel 2022, dove ha incontrato Kit Thorn, che due anni dopo avrebbe prodotto il suo primo concerto negli Stati Uniti.
Questo viaggio ha confermato il suo desiderio di dedicarsi completamente alla musica folk e ha portato al debutto di Charlie Boï con l'EP “Superstition Hypochondria”, pubblicato il 31 gennaio 2025.
Profondamente legato a un percorso personale di resilienza, l'EP nasce dal potere terapeutico che la musica ha avuto nella sua vita, diventando uno spazio di espressione, guarigione e connessione.
Artist Bio
Line Bourdoiseau è un'artista specializzata in arte pubblica, ecologica e partecipativa, con un approccio basato sull'uso di materiali naturali e riciclati.
Laureata all'accademia di Belle Arti di Bordeaux e Nantes, ha approfondito la sua pratica alla Scuola Nazionale di La Cambre, con una specializzazione in arte pubblica.
Nel corso del suo percorso, ha sviluppato una scultura astratta che si dispiega al di fuori dei formati convenzionali e dialoga direttamente con il contesto in cui è inserita.
Ha avuto l'opportunità di realizzare numerose installazioni, temporanee e perenni, in Francia e all'estero.
Il suo impegno associativo, in particolare nel volontariato legato alla permacultura, alimenta la sua pratica e rafforza il suo legame con la natura e le questioni ecologiche.
Allo stesso tempo, si forma costantemente sulle conoscenze relative ai pigmenti vegetali e alla lavorazione del legno attraverso vari corsi di formazione.
Per lei è fondamentale riapprendere le conoscenze e le tecniche antiche e imparare a creare nel rispetto della natura.
Il suo impegno nello spazio pubblico ha preso forma durante le Manifestazioni di Nantes, un momento chiave in cui ha preso coscienza del ruolo potenziale dell'artista nella riappropriazione degli spazi comuni.

Artist Bio
Lisa Röing Baer (*1994, Svezia) si dedica alle contraddizioni e sfumature degli esseri umani del 21esimo secolo. Attraverso la fotografia e gli oggetti, registra ed esamina l'effimero: cose e strutture che sono soggette al cambiamento o sull'orlo di scomparire.
La sua pratica si divide a grandi linee in due aree. La prima, la fotografia analogica. Questa tecnica, come molte delle sue, è la rimanenza di un'epoca passata. Lavora continuamente su immagini singole che compongono il suo archivio. Si connette profondamente con il linguaggio fotografico ma allo stesso tempo lo supera:
Per le esibizioni, crea oggetti e installazioni. Insieme alle sue fotografie, usa materiali di uso commerciale e non. Pone particolare attenzione alla periferia: i margini di quello che è il soggetto sono tanto importanti quanto il suo centro. Pertanto, c'è una grande attenzione all'inquadratura.
Artist Bio
Roya Soraya, nata ad Hanover nel 1996, è un'illustratrice e fumettista tedesca. Il suo libro di debutto, la graphic novel "Faust - eine Tragödie!", è stata pubblicata in Germania nel 2022. Realizzata come progetto di tesi alla Folkwang University of the Arts, rivede il classico di Goethe's da una prospettiva moderna.
Roya ama raccontare le sue storie con un'attitudine femminista e si focalizza sulla diversità e vivacità dei suoi personaggi.
Al Gattopardo, ha lavorato ad una graphic novel autobiografica sul viaggio alle sue radici in Iran.

L'ultima book cover di Roya

Artist Bio
"C'è una scintilla di luce in ogni parola", canta Leonard Cohen in Hallelujah.
Le canzoni di Pauline Orta, sia in francese che in italiano, lasciano trasparire la luce che separa le parole e i simboli, i testi e le traduzioni, la lingua e la musica.
Pauline Orta è francese e ha imparato l'italiano all'età di 12 anni. È in quell'occasione che una vera e propria storia d'amore con questa lingua ha inizio, insieme a quella per le canzoni: le canzoni francesi di Barbara, Jacques Brel e Léo Ferré; le canzoni italiane di Fabrizio de Andrè, Gino Paoli e Paolo Conte; e le straordinarie, esoteriche canzoni pop di Battiato, Bjork and Leonard Cohen.
Ascoltare Pauline è come ascoltare un tributo, scoprendo una familiarità e incontrando allo stesso momento una voce unica e sonorità pop ed elettroniche. Un mix unico di generi. Si tratta inoltre di cogliere il colllegamento tra i simboli, le note e i linguaggi.
Pauline Orta
Artist Bio
Alexiane Trapp (nata nel 1997 a Parigi, Francia) è una visual artist che lavora con il testo.
Si è laureata con un Master alla Beaux-arts di Bordeaux e un altro Master di Scrittura Creativa a Le Havre.
I racconti orali e scritti di Alexiane sono fatti di storie intrecciate basate su memorie personali, miti, figure letterarie e personaggi della cultura popolare. Queste storie mettono in discussione memorie e leggende, sulla sessualizzazione delle donne o sulle bugie date ai bambini, ad esempio,
per esprimere il suo punto di vista contemporaneo.
Dal 2021, l'artista mette in scena le sue performance che combinano testi e ceramiche o ricamo in diversi spazi artistici della Francia, tra cui i Laboratoires d'Aubervilliers,
il Ceramics Museum (Rouen), il Générateur (Gentilly), il LaM (Villeuneuve-d'Ascq), il Fine
Arts Museum (Rouen), la Niemeyer library (Le Havre), the BBB (Toulouse).

Artist Bio
Nata nel 1996 a New York, Anne Sarah Sanchez vive a Rouen, in Francia. Si è diplomata alla Rouen Fine Art School nel 2019 e da allora ha partecipato a diverse residenze (L'H du Siège, Valenciennes, L'Usine Utopik, Tessy-Bocage) e mostre collettive (Le Shed - centre d'art contemporain in Normandia).
“Grandi volumi bianchi disegnano forme nello spazio, alcune riconoscibili, altre enigmatiche. Eppure tutti sono tratti dalla realtà. Una realtà che Anne Sarah Sanchez non smette mai di osservare, per meglio decostruirla e ricostruirla di nuovo [...]. Dall'architettura ai mobili agli oggetti, l'artista si propone di replicare alcuni elementi utilizzando materiali da costruzione di base - come gesso, cartongesso, legno, calce o polistirolo - che sceglie di lasciare allo stato grezzo. Durante la sua residenza presso Usine Utopik, l'artista si è interessata in particolare agli elementi simbolici dell'architettura domestica vernacolare della Normandia. Sotto le sue mani, questi si trasformano in sculture i cui tratti assumono l'aspetto di scenari surreali e spettrali, riuscendo a disturbare l'automatismo dei nostri riflessi percettivi. Le opere di Anne Sarah Sanchez offrono la prospettiva di un viaggio immobile. Un viaggio che evoca sia il presente e l'immediato, sia l'assente, lo svanito e l'evanescente”.
- Licia Demuro curatrice indipendente e critica d'arte, responsabile di produzione al Palais de Tokyo
(2022)
Artist Bio
Nato a Lione nel 1998, Eliott Aubey si è laureato con un DNSEP in scenografia presso la Haute École des Arts du Rhin nel giugno 2024.
La sua pratica artistica si è sviluppata intorno a questioni relative all tema della rappresentazione e ai suoi legami con la creazione di opere figurative o sfiguranti.
rappresentazione e ai suoi legami con la creazione di spazi figurativi o sfiguranti:
spazi costruiti con un approccio plastico e drammaturgico attorno a elementi segnati dal gesto disegnato e dai tempi che esso evoca.
Lavorare sui tempi di creazione di queste figurazioni ci fa immergere nei processi di identificazione in atto in ognuno di noi: nominarli come processi significa dare loro la possibilità di metamorfosi.
Il suo lavoro è stato presentato al 5° PSSST! Festival nel giugno 2024 (Strasburgo) e sarà presentata alla mostra ART/CORPS presso Le Séchoir (Mulhouse) nel settembre 2024.

Artist Bio
Yves Bartlett è un performer, coordinatore artistico ed editore. Nato nel 1997, vive e lavora tra Montreuil (Seine-Saint-Denis) e Mézin (Lot-et-Garonne).
Radicata nella poesia contemporanea, la sua ricerca si avvale di una metodologia documentaria umoristica. Negli ultimi anni si è interessato in particolare al ruolo dell'inganno nel nostro immaginario. Esplora anche questioni linguistiche, in particolare attraverso le lingue cinese e italiana, nonché forme di lingue non scritte. La sua pratica artistica non consiste necessariamente nel produrre, ma piuttosto nell'organizzare, cercando di riunire creatori e possibilità per facilitare l'emergere di nuove forme di scrittura.
La sua pratica è intrinsecamente collaborativa e si traduce in opere sonore, letterarie o grafiche, pubblicate dall'associazione Distance Press, che co-dirige, o in performance collettive. È membro del duo di spoken-word Boogie(a) Woogie(b) e del gruppo free jazz Traumpunkt. In passato ha co-fondato il collettivo curatoriale Folle Béton, il Fol Film Festival e l'Atelier Non-étoile. È stato inoltre coinvolto nella direzione artistica dell'Espace Nonono (2023-2024), del festival La distance séparant l'œuf du sol (2020), della Galerie Folle Béton (2018-2019), della Galerie Nivet-Carzon (2018-2024) e del festival del libro d'artista Comme des lézards au soleil (2020-2022).
Artist Bio
(*1997, Würzburg) Fabian Raphael Sokolowski vive e lavora a Düsseldorf. Dal 2017 al 2024 ha studiato Belle Arti alla Kunstakademie Düsseldorf con il Prof. Peter Piller e Pittura con la Prof.ssa Maximiliane Baumgartner. Tra il 2022 e il 2023 ha frequentato l'Accademia Reale di Belle Arti di Copenaghen con il Prof. Ferdinand Ahm Krag. Nel 2024 ha completato gli studi come studente master di Peter Piller. Le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive, tra cui GalleryQ (Copenhagen), Malkastenpark (Dusseldorf) e Sotheby's (Colonia). Inoltre, lavora come curatore e teorico, concentrandosi sulla responsabilità nella modernità post-industriale. Ha co-fondato la rivista accademica di sociologia dell'arte “Artis Observatio”. La sua arte esplora concetti di immagine legati a questioni macro-ecologiche e sociali basate su un concetto ampliato di pittura.
Artist Bio
Florian Genzken (nato nel 1994) è un visual artist che ha studiato Belle Arti a Monaco, Parigi e Vienna. Il suo lavoro mette in discussione la produzione e la percezione di immagini e testi, utilizzando principalmente i mezzi della pittura, della fotografia e della stampa. Molte delle sue opere hanno a che fare con transizioni o traduzioni e a volte si tratta solo di una piccola mutilazione che cambia completamente il messaggio di un'immagine o di un oggetto. Ingrandire e moltiplicare ciò che è destinato a essere piccolo e unico, capovolgere qualcosa o firmare immagini che non sono sue sono tutti modi di mettere in discussione l'oggetto stesso e la sua funzione e qualificazione come opera d'arte. Sconvolgere le aspettative completamente e concettualmente è il cuore del suo lavoro. A volte l'umorismo è la sua arma preferita, altre volte è il minimalismo audace e altre ancora è la pigrizia a dare forma al pensiero.
Artist Bio
Paul Garcin si è diplomato all'École Supérieure des Beaux-Arts de Nantes Saint-Nazaire nel 2019. Vive e lavora ad Aubervilliers. Il suo lavoro è stato esposto al Point Éphémère durante i festival Superflash e Jerk Off, alla Villa Savoye di Poissy per Nuit Blanche 2024, al TU-Nantes, al Palais des Beaux-Arts di Parigi per Felicita19 e al centro d'arte Graineterie di Houilles, nell'ambito della 13ª Biennale de la Jeune Création del 2020.
Inoltre, mixa sotto il nome di joyful aries e ha iniziato un programma radiofonico “Main Character Energy”, su Tikka nel settembre 2024.
Il suo metodo è decisamente collaborativo ed è uno dei membri fondatori di KimPetrasPaintings, un collettivo a geometria variabile con il quale presenta la sua prima mostra GO FAR, GO HARD al Glassbox, risultato della sua residenza estiva 2021 a l'Estive. Successivamente, KPP sarà invitata a creare un'installazione e un workshop al Palais de Tokyo nel febbraio 2023 e all'ESACM nell'autunno 2022.